venerdì 21 dicembre 2007

ALCUNE MIE POESIE

CADE LA PIOGGIA

Cade la pioggia
e sento la pace
anche se non c’è
calore oggi.
Mi piace questa pioggia
battente,
che può lavare la mia pelle.
Lava via
ciò che resta di noi...
Rimpiangimi, se vuoi.

Il cielo scarica la pioggia
e lo so che hai pianto,
forse stai piangendo ancora,
ma per me era giunta l’ora
di lasciar perdere tutto,
perché non si può vivere
solo di dubbi,
solo di speranze.
Non capirmi, se non vuoi.

Mentre piove sempre più forte,
tu che cosa fai
se non seguire le mie orme,
che sarà il tempo a cancellare.
Non seguirmi, anche se vuoi
perché quando le nuvole
lasceranno passare un po’ di luce
comunque ti perderai.


COME UN BAMBINO

Se guardi
con gli occhi di un bambino
vedrai
com’è diverso il mondo,
i colori,
le altre persone
che vivono intorno.
In loro non sarai in grado
di scorgere
ipocrisia e cattiveria.
Non ancora.

Se ascolti
con le orecchie di un bambino
sentirai
come sono diversi i suoni,
le parole.
Amore, dolore,
odio, perdono.
Vorrai afferrarle tutte
e molte non le capirai.

Se tocchi,
con le mani di un bambino
imparerai pian piano
delle cose.
Farai domande
finché risposte
non ce ne saranno più.

E tua madre
svelandoti qualche segreto
della vita
forse piangerà.


QUEL CHE SARO'


Sarò il grido del bambino
che non hai voluto,
sarò la vita
che non ha vissuto,
sarò la sua voce,
un canto libero nel vento.

Sarò l'urlo dell'ebreo
che hai ingiuriato,
sarò il ragazzo nero
contro il quale hai sputato,
e sarò il bimbo islamico
che hai seviziato.

Sarò le lacrime della ragazza
che hai rifiutato
e sarò la disperazione
di quella che hai violentato.

Sarò per sempre con te,
in tutti i sogni tuoi,
sarò con te, bastardo!
di me non ti libererai.

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